Successo dell'iniziativa "La civiltà dei Vulcani"
pubblicato il 09 ottobre 2010
Si è conclusa domenica 4 ottobre con la premiazione della mostra fotografica "Cristalli di Fuoco" la manifestazione "La Civiltà dei Vulcani" organizzata dal Comune di San Venanzo e dal Parco Vulcanologico di San Venanzo in collaborazione con l'università di Chieti, l'associazione SISMA, la comunità Montana ONAT, il CRIDEA e l'associazione INTRA.
L'iniziativa ha visto confrontarsi geologi, vulcanologi ed esperti di turismo che si sono avvicendati nei vari convegni. "Terremoti di Provincia" ha visto la partecipazione del prof. Francesco Stoppa, professore ordinario di Geochimica e Vulcanologia dell' università di Chieti, del dott. Paolo Boncio professore associato geologo del terremoto, di Giuliano Santelli responsabile protezione civile intercom, del Sindaco di Massa Martana Maria Pia Bruscolotti, di Vladim Bobrovskiy della Distant School cosmic-meteo-tectonic direttamente dalla Russia. L'iniziativa ha evidenziato i problemi di sismicità del territorio umbro e soprattutto della zona della Valle Umbra e Tiberina.
E' stato messo in luce come i fenomeni naturali, ad esempio terremoti o eruzioni, siano accadimenti che prescindono dalla presenza dell'uomo sulla terra e quindi quanto sia importante dotare i territori di piani di urbanizzazione responsabili e di costruzioni in grado di reggere l'urto dei fenomeni. Le forze di protezione civile intervengono celermente, come nel caso di Paganica in Abruzzo (mostra fotografica interna all'iniziativa), ma a cose fatte riuscendo in poco tempo a soddisfare le prime esigenze della popolazione. Il sindaco di Massa Martana ha portato la sua testimonianza ed ha lanciato un appello perché si approfondisca l'argomento anche come momento di informazione per la popolazione perché certi problemi non accadano in futuro. Sbigottiti invece, i partecipanti, alla notizia dello scienziato Bobrovskiy della previsione dei terremoti tramite lo studio delle correnti di protoni. Lo scienziato ha riportato studi ed approfondimenti che hanno consentito di prevedere con largo anticipo le scosse di terremoto basandosi sull'analisi dell'innalzamento o abbassamento dei flussi di protoni. E' normale che la discussione che ne è seguita è stata ricca di interventi ad avvalorare secondo il prof. Stoppa la necessità di luoghi di dibattito e di confronto sulle tematiche dei fenomeni naturali.
Altro convegno interessante seguito da una tavola rotonda è stato "Turismo e Siti naturalistici e geologici" che ha visto la partecipazione del Dott. Maurizio Conticelli, dirigente della comunità montana ONAT, del prof. Nello Fiorucci del Centro Studi sul Turismo di Assisi, della Prof.ssa Maria Rosalba Farnesi e dell'assessore al turismo del comune di San Venanzo Vladimiro Bini. Anche qui non sono mancati interventi di interesse; l'area vulcanologica richiama annualmente molti turisti ma ancora non si riesce a destagionalizzare il turismo nell'area, concentrato nei periodo primavera / estate. Si è parlato anche di enogastronomia e si è ipotizzato di "marchiare" l'area del vulcano per le proprietà organolettiche del terreno tramite il DE.CO. il Marchio Comunale di Origine rilasciato dal comune. Fiorucci ha sviscerato anche la possibilità di agire sui "turismi del Camminare" che abbisognano ancora di una cultura dell'accoglienza in tutta l'Umbria ma che possono essere ulteriori elementi attrattivi per i territori salvaguardati ed incontaminati come quello di San Venanzo ed in generale dell'Orvietano.
Nel pomeriggio la Tavola rotonda è stata presieduta dal presidente del Consorzio ITACA Matteo Ragnacci, che ha parlato dell'importanza di fare sistema e rete soprattutto nei territori cosidetti minori e legati essenzialmente alla qualità della vita ed alla peculiarità del paesaggio e delle produzioni. Il consorzio in Umbria sta procedendo con la realizzazione di un Sistema Umbria Natura che legherà le aree dei parchi a supporto delle esperienze già presenti dei territori che necessitano di momenti di promozione per essere conosciuti. E' importante però che il brand UMBRIA sia in grado di competere con gli altri attrattori nel panorama turistico internazionale, per dare forza e visibilità ai tanti luoghi di pregio come San Venanzo.
Soddisfazione da parte dell'amministrazione comunale: "E' un evento sul quale abbiamo scommesso - commenta il sindaco di San Venanzo Francesca Valentini - e sul quale continueremo a credere per far diventare San Venanzo La città dei Vulcani. Questa iniziativa ha consentito a tutti noi una comprensione maggiore dei fenomeni che hanno interessato la terra e che in qualche modo hanno consentito a San Venanzo di nascere. Il centro abitato di San Venanzo si attesta su un costone di uno dei tre vulcani dell'Area. San Venanzo con questa iniziativa vuole diventare in Umbria il luogo di discussione delle tematiche che riguardano i le dinamiche geologiche e naturali connesse allo sviluppo dei territori. Non dimentichiamo inoltre che l'evento è arrivato al termine di una scuola, diretta dal prof. Stoppa, che ha portato a San Venanzo decine di giovani da tutto il mondo per studiare le carbonatiti. Ci sembra quindi possibile ripetere l'evento e far diventare San Venanzo anche una scuola all'aria aperta. Una grande sfida, ma i risultati e il parterre dei partecipanti ci danno fiducia e slancio".